SAPORI

ALTA VAL D’ARDA, PIACENZA

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Tra i punti di forza dell’Alta Val d’Arda, condiviso con Piacenza e l’Emilia, c’è sicuramente la cucina. Sedersi a tavola qui è sempre un vero piacere.

LA CUCINA PIACENTINA

Dici “mangiare a Piacenza”, pensi “salumi”. I tre DOP – coppa, salame e pancetta – sono il nostro antipasto per eccellenza. In particolare in Vall'Ongina è ben viva e sentita la tradizione dei Norcini, maestri dell'arte della norcineria da generazioni. Salumi con chisolini, grazie! Attenzione: in Val d'Arda si dice chisolini o chisulèn, ma ti capiranno lo stesso se dici torta fritta, come a Parma! D'altra parte, siamo territorio di confine. Ti porteranno una frittella leggera, gonfia e vuota, da farcire con salume, lardo pestato o formaggio.

Le paste ripiene sono l’altro must della cucina piacentina. Oltre agli anolini in brodo, altri primi tipici assolutamente da provare sono i tortelli con la coda di ricotta e spinaci, chiusi a treccia da abili mani e conditi con burro e salvia o funghi, e i pisarei e fasò, gnocchetti di pane e farina della tradizione contadina, conditi con un sugo di fagioli borlotti.

SPECIALE ALTA VAL D’ARDA

Gli anolini in brodo regnano sulle tavole delle feste: di norma a Piacenza sono ripieni di stracotto e formaggio, ma la tipicità di buona parte della Val d'Arda è di prepararli solo con formaggio Grana. Con pangrattato scottato con brodo di carne, uova e noce moscata formano un ripieno golosissimo: il brodo deve essere rigorosamente di terza, ossia di manzo, gallina e maiale. Non sembra certo un piatto estivo, ma molti sostengono che col caldo un bel piatto di anolini rinfreschi! E infatti lo troverai nel menù di tantissime trattorie, in ogni stagione.

I VINI

I colli piacentini sono terra di vini. Tra i rossi, il più noto è il Gutturnio, frizzante e fermo. Deriva da Barbera (55-70%) e Croatina (30-45%), che qui chiamiamo Bonarda. Ha un colore rosso rubino tendente al violaceo, è un vino di buona struttura. Se frizzante, meglio servirlo fresco: si accompagna con allegria ad antipasti di salumi e primi tipici. Se fermo, si serve a temperatura ambiente ed è indicato anche con arrosti, brasati, formaggi stagionati, funghi e tartufo nero.

Se parliamo di bianchi, il piacentino è terra d’elezione per la Malvasia di Candia Aromatica e l’Ortrugo.

Proprio da questi – e altri vitigni a bacca bianca - in Alta Val d’Arda deriva il Monterosso Val d'Arda, che prende il nome da una collina alle spalle di Castell’Arquato. È un vino leggero, dal profumo delicato, ideale per una merenda, un aperitivo o a fine pasto. Nel mese di aprile a Castell’Arquato si svolge un festival in suo onore.

Un’altra importante DOC della zona è il Vin Santo di Vigoleno, da Santa Maria e Melara (min. 60%) - uve antiche e autoctone del piccolo territorio del borgo medievale - Bervedino, Ortrugo e Trebbiano Romagnolo (max. 40%). A temperatura ambiente è perfetto con i dolci secchi come la Torta di Vigolo e le ciambelline di Lugagnano, servito più fresco ben accompagna i formaggi stagionati. Passito e invecchiato (minimo 5 anni) è vincitore di diversi premi a livello internazionale ed è annoverato tra i vini da meditazione.

Degusta, scopri, confronta le nostre DOC nell’Enoteca Comunale di Castell’Arquato, nell’Enoteca in Torricella dove ha sede l’Associazione dei Produttori di vino della Val Chiavenna, nell’Enoteca dei Produttori di Vin Santo a Vigoleno o in una delle tante cantine della zona.

I PRODOTTI TIPICI

Tanti i prodotti tipici che potrai assaggiare dalle nostre parti e portare a casa come goloso souvenir. Le ciambelline di pasta frolla DE.CO. di Lugagnano, confezionate rigorosamente a mano e vendute a collane. La ricetta - farina burro zucchero uova latte e buccia di limone grattugiata - si tramanda nel forno dove è nata dal 1933! Ogni anno a Lugagnano si svolge una sagra dedicata nel mese di maggio.

La torta di Vigolo è una delizia di frolla e cioccolato: da 35 anni la produce una pasticceria di Vigolo Marchese e la sua ricetta è segreta ma potrai trovarla facilmente nei bar e nei supermercati. Non perdere l'occasione di assaggiarla!

Terreni di montagna e metodi naturali producono le ottime patate di Vezzolacca e di Morfasso, che a loro volta danno origine a torte e preparazioni speciali. Anche in questo caso c’è una festa dedicata, nel mese di agosto. Dai boschi arriva la castagna Bionda di Vezzolacca, prodotto con tecniche tradizionali dagli antichi castagneti che rendono così suggestivo il paesaggio; è annoverata tra i PAT, prodotti agroalimentari tradizionali dell'Emilia Romagna.

E ancora: funghi, tartufi neri, ciliegie, uva da tavola. L’Alta Val d’Arda ti prende per la gola, ormai lo avrai capito.

GUARDA

Degusta con gli occhi: per assaggiare, ti aspettiamo in Alta Val d'Arda.

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