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In una cornice di vigneti, calanchi sabbiosi ricchi di fossili e castagni secolari ai piedi dell'Appennino, ecco il territorio di Vernasca, con la sua antica Pieve, il sorprendente borgo medievale di Vigoleno, il verde Parco dello Stirone, la diga di Mignano.

COSA VEDERE?

VIGOLENO

Respira a pieno l’atmosfera medievale nel borgo fortificato di Vigoleno: entra nel rivellino, baluardo di difesa esterno, e immergiti in un’atmosfera senza tempo. Attraverso una via ciottolata raggiungi la piazza della fontana con il mastio e il palazzo-castello degli Scotti. Poco oltre, sosta nella pieve romanica di San Giorgio, con i suoi straordinari interni.

VERNASCA

Il nome ha un significato suggestivo, luogo di piante d’ontani. Un tempo un castello sorgeva dove oggi ci sono i resti della romanica Pieve di San Colombano (XII sec.). Dopo i restauri del 1928 dell’originaria struttura rimangono l’abside a catino e la torre campanaria con le bifore. Dalla piazza della Pieve si gode di un panorama rigenerante, con affaccio sulla Valle d'Ongina e sui calanchi.

Scopri di più sulla Pieve

NEI DINTORNI

Segnaliamo la zona di Settesorelle con lo strapiombo mozzafiato del monte Palazza (909 metri), quella di Vezzolacca con i castagni secolari alle falde del monte Lucchi (947 metri), famosi soprattutto per la Castagna Bionda, dal sapore dolce. Bacedasco è invece terra di vini: la dolce distesa di vigneti annuncia un'abbondante produzione di vini dei colli piacentini.

Affascinanti la Val Borla ammantata di faggeti e punteggiata da caratteristici mulini e la zona di Castelletto, con la suggestiva architettura della Chiesetta di Sant'Andrea. L'Oratorio di San Genesio alle porte del Parco dello Stirone e l'Oratorio di Mignano, nei pressi della diga, sono costruzioni risalenti entrambi attorno all'Anno Mille. Nell'abside di quest'ultimo è possibile ammirare un bellissimo ciclo di affreschi del XV sec: durante i recenti restauri vi sono state ritrovate tombe longobarde.

L'ANELLO DEI BRIGANTI

21 km a piedi nelle antiche terre dei ribelli antinapoleonici, tra boschi, radure, carrarecce e vigneti. Partendo dall'antica pieve di Vernasca, si scende per il crinale seguendo il sentiero delle ginestre: qui il tragitto regala un'insolita inquadratura del borgo medioevale di Castell'Arquato da un lato e dei calanchi del Parco del Piacenziano dall'altra. La discesa tra i vigneti della Vall'Ongina e la risalita tra i boschi ti portano improvvisamente a Vigoleno. Riparti alla volta di Vernasca per il sentiero che affaccia sulla Valle dello Stirone, quello battuto durante la Notte dei Briganti, emozionante passeggiata notturna che percorre appunto un tratto dell'anello; di solito si svolge nel mese di giugno, non perderla!

Affronta l'anello con il Passaporto del Brigante: ti sarà utile per il cammino, avrai sconti o omaggi in tutti i luoghi consigliati.

Il percorso e il passaporto del brigante:Scopri di piùGoogleMap del sentiero

PARCO REGIONALE DELLO STIRONE E DEL PIACENZIANO

Condiviso con il territorio parmense, il Parco si estende su un’area di 20.000 ettari nel bacino del torrente Stirone, dove dagli anni ‘50 le attività di estrazione provocarono una repentina ripresa dei processi erosivi, creando canyon con stratificazioni argillose in cui emergono facilmente molluschi e crostacei fossili delle ere terziaria e quaternaria. Il morbido paesaggio collinare circostante è punteggiato da edifici storici, case torri, cascinali, chiese oratori e borghi.

DIGA DI MIGNANO

Inaugurato negli anni ‘30, lo sbarramento del torrente Arda forma un grande lago artificiale, utilizzato per irrigare la pianura. Lo sbarramento è percorribile a piedi: da qui si coglie tutta la bellezza dell’anfiteatro appenninico valdardese. Vicino al lago ci sono tre piccole aree picnic, molto frequentate; attrazione principale è la balena di legno che affiora dal terreno, lunga 18 metri e alta 3, a ricordo dei cetacei fossili rinvenuti nei vicini calanchi.

Sulla sponda sinistra si trova un tracciato escursionistico molto bello; poco lontano, nel piccolo abitato di Mignano si può visitare – previa prenotazione, consultare l’ufficio turistico di Vigoleno - l’Oratorio di San Geminiano, con il prezioso ciclo di affreschi databili non oltre il XV secolo.

COSA SI MANGIA?


Sedersi a tavola qui è una vera gioia. La tipica cucina piacentina è contaminata da influenze parmensi e montane: chisolini con salame a grana grossa, coppa e pancetta, Grana Padano, anolini ripieni di formaggio, gnocchi di patate, tagliatelle e riso ai funghi porcini o al tartufo, polenta con farina di castagne.

La composizione argillosa-marnosa dei terreni permette la produzione di ottimi vini: Gutturnio, Ortrugo, Malvasia di Candia Aromatica, Monterosso Val d'Arda e, ovviamente, Vin Santo di Vigoleno. Non perderti la degustazione di questa piccola DOC, contatta l’Associazione dei Produttori! (trovi i contatti scorrendo in basso).

L’ambiente incontaminato e la varietà della flora permette la produzione di miele eccellente.

La frazione di Vezzolacca è famosa per le gustose patate, utilizzate per la preparazione della mitica torta, e per le castagne: in particolare la Bionda, nota per il sapore dolce, è PAT, prodotto agroalimentare tradizionale dell'Emilia Romagna.

UTILITÀ

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